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Commenti mensili

14/07/2025

Commento mensile giugno 2025

Popso (Suisse) Investment Fund SICAV

Macro e Asset Allocation

 

USA

Negli USA, sono stati pubblicati il PMI manifatturiero a 52.9 e l’indice ISM manifatturiero a 49, entrambi sopra le attese. Pubblicato l’ISM servizi a 50.8 anch’esso sopra le attese e al precedente (rispettivamente 50.5 e 49.9). Pubblicato il dato sul tasso di disoccupazione sotto le attese al 4.1% (atteso a 4.3%) e le richieste sussidi disoccupazione anch’esso sotto le attese a 233k (attese 241K, precedente 236K). Pubblicato il dato sui NFP sopra le attese a 144K (stima 106K, precedente a 139K). Pubblicato il dato sugli ordinativi di beni durevoli al 16.4% (in linea con le attese e con il precedente) e il dato sugli ordinativi alle fabbriche al 8.2% (in linea con le attese e superiore al precedente -3.7%).

 

EUROZONA e SVIZZERA

In EU è stato pubblicato il PMI manifatturiero a 49.5 leggermente sopra le attese (49.4). Pubblicati i CPI Mom a 0.3% e il CPI YoY a 2.3%, entrambi in linea con le attese. Pubblicato il dato sul tasso di disoccupazione leggermente sopra le attese al 6.3% (atteso 6.2%). La fiducia dei consumatori tedeschi è leggermente calata per la prima volta in quattro mesi, mentre gli indici IFO e PMI di giugno hanno superato di poco le aspettative.

 

ASIA

In Cina sono stati pubblicati i PMI manifatturiero a 49.7 e il PMI non manifatturiero a 50.5, entrambi leggermente sopra le attese (rispettivamente 49.6 e 50.3). Le vendite al dettaglio di maggio sono cresciute ben oltre le attese (6.4% a/a da 5.1% e vs 4,9% atteso), sostenute però in buona parte dagli incentivi del governo per acquisti di elettrodomestici ed apparecchi elettronici.

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16/06/2025

Commento mensile maggio 2025

Popso (Suisse) Investment Fund SICAV

Macro e Asset Allocation

 

USA

In USA pubblicati gli ordini di beni durevoli a -6.3% MoM, il peggior dato da ottobre. Il settore aeronautico, strutturalmente volatile, ha contribuito per il -5% al declino complessivo. Il calo evidenzia comunque debolezza nell’attività manifatturiera. Sorprende al rialzo a 98 la fiducia dei consumatori (consensus a 87.1). La seconda revisione del PIL Q1 mostra un miglioramento marginale a -0.2% QoQ (da -0.3% precedente). Gli investimenti forniscono supporto parziale, trainati dall’accumulo precauzionale di scorte in vista dei dazi. La domanda interna rimane debole, con i consumi che continuano a deludere. Le richieste di sussidi disoccupazione salgono a 240.000 unità. L’inflazione PCE core: MoM a 0.1%, YoY a 2.5%, aumenta il Personal Income a +0.7% MoM e rallenta il Personal spending a +0.2% (da +0.7% precedente). Il sentiment dell’università del Michigan migliora a 52.2 dal 50.8, livello più basso dal 2009. Preoccupante il dato pubblicato del MNI Chicago PMI in discesa a 40.5.

 

EUROZONA e SVIZZERA

In Europa pubblicati i CPI MoM al 0.6% e CPI YoY al 2.2%, entrambi in linea con le attese, come del resto anche il CPI Core YoY a 2.7%. Pubblicati i PMI Manifatturiero, in leggero miglioramento a 49.4, e quello Servizi, in calo a 48.9. Pubblicato il dato relativo alla Consumer Confidence (fonte European Commission), in leggero miglioramento a -15.2. Al momento il quadro europeo appare stabile, con un’inflazione prevista ancora in calo, che potrebbe portare a ulteriori tagli da parte della BCE. Attenzione al dato relativo il settore manifatturiero: questa sovraperformance rispetto a quello dei servizi, considerando l’attuale contesto di incertezza legata ai dazi, è causato dal fatto che molte aziende US stanno anticipando gli ordini prima dell’introduzione dei dazi.

 

ASIA

In Cina pubblicati il PMI manifatturiero in miglioramento a 49.5, rispetto al valore precedente di 49. La tregua temporanea sui dazi e gli stimoli da parte della Banca Popolare Cinese forniscono supporto, ma la situazione rimane fragile e strettamente dipendente dall’evoluzione delle tensioni commerciali. I dati sulle vendite al dettaglio a 5.1%, sotto le attese, e sulla produzione industriale al 6.1%, sopra le attese. Entrambi i dati evidenziano però un certo rallentamento, impattati principalmente dalle tensioni commerciali.

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15/05/2025

Commento mensile aprile 2025

Popso (Suisse) Investment Fund SICAV

Macro e Asset Allocation

 

USA

Negli Usa è stato pubblicato l'indice ISM Servizi a 51.6, superiore rispetto alle attese e in contrasto con il settore manifatturiero (sotto a 50). Da evidenziare la componente dei prezzi pagati dell'ISM Servizi, che ha registrato un aumento a 65.1 (massimo dal 2023), alimentando le preoccupazioni sulle pressioni inflazionistiche. Il deficit commerciale è rimasto elevato a causa dell'impennata delle importazioni (+5.0%), considerando però che molte aziende che hanno anticipato gli acquisti prima dell'entrata in vigore dei nuovi dazi. Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione sono scese a 228.000, evidenziando un mercato del lavoro ancora robusto. Il Pil del primo trimestre in lieve calo a -0.3% qoq, ma con consumi solidi, l'import forte che deprime la crescita e un Core PCE (inflazione) in salita. Dopo una serie di sondaggi regionali dei distretti Fed marcatamente negativi, l'ISM Manufacturing appare in calo, ma minore delle attese a 48.7 (mese precedente 49.0), con i nuovi ordini a 47.2, anch'essi in calo.

 

EUROZONA e SVIZZERA

Nella Zona Euro sono stati pubblicati i PMI Servizi, registrando un calo a 50.1 (da 51.0 di marzo), segnando la lettura più bassa da novembre 2024. Il PMI Composito è sceso a 50.4 (da 50.9), indicando una crescita economica in rallentamento. Il dato sui nuovi ordinativi a 49.1 evidenzia un valore in contrazione (undicesimo mese consecutivo). Pubblicato il PPI, in calo del -1,4% MoM e in aumento del 2,5% YoY. La crescita del Pil in Europa nel primo trimestre supera le attese con un +0.4% qoq, in parte influenzata positivamente dal forte dato irlandese, volatile e spesso oggetto di revisione. Il PMI Manufacturing di HCOB fa segnare 49.0 contro attese a 48.7. Attenzione però anche qui al CPI Core di aprile in crescita a +2.7% yoy (attese a +2.5%).

 

ASIA

In Cina pubblicato il PMI servizi (Caixin) in discesa a 50.7 (dal 51.9 di marzo), registrando il valore più basso da settembre 2024 e inferiore alle attese (51.8). Il PMI composito è calato a 51.1 (da 51.8). L’indebolimento del quadro macro cinese, combinato con l’aspettativa di contrazione delle esportazioni a causa dei dazi, pone preoccupazioni sulla capacità della Cina di raggiungere i suoi obiettivi di crescita.

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22/04/2025

Commento mensile marzo 2025

Popso (Suisse) Investment Fund SICAV

Macro e Asset Allocation

 

USA

Negli Usa i PMI aggregati preliminari (misurati da S&P) sono risultati migliori delle attese (53.5 vs 50.9) e ben al di sopra del livello spartiacque tra espansione e contrazione economica (50). Il miglioramento è dovuto principalmente al deciso rimbalzo dei servizi. Nel frattempo, però, la fiducia dei consumatori (sia Conference Board che U. del Michigan) ha proseguito il calo. Gli americani sono preoccupati principalmente per l’incertezza economica del prossimo futuro, per l’inflazione (che è attesa in forte aumento) e per il mercato del lavoro. I dati “soft” mostrano forte preoccupazione ma i dati “hard” sono risultati più benigni: i redditi personali aumentano più delle attese, le spese personali rimbalzano rispetto al mese precedente e i dati sul mercato del lavoro sono in linea con le aspettative. Il mercato del lavoro è ancora solido (disoccupazione al 4.2%) e gli ordinativi all’industria sono stati superiori alle attese. Tuttavia, questi dati si riferiscono al periodo appena concluso e non includono totalmente gli effetti dei dazi recentemente annunciati.

 

EUROZONA e SVIZZERA

In Europa prosegue il miglioramento degli indicatori anticipatori dell’attività economica: i PMI manifatturieri migliorano ancora (anche se sono ancora ad un livello che prevede leggera contrazione manifatturiera) mentre, a livello aggregato, l’economia continua a migliorare ed è leggera espansione trainata dai servizi. Le aspettative economiche (misurate dall’IFO) migliorano in Germania mentre l’inflazione delle principali economie (Francia, Germania, Italia) risulta “sotto controllo” e in linea con il target della BCE. Anche gli indicatori anticipatori per l’economia cinese sono in lieve miglioramento con i PMI compositi nazionali ad un livello coerente con espansione economica (51.4). Nella Zona le vendite al dettaglio anno su anno sono cresciute più delle attese (2.3% vs 1.9%) e i PMI compositi restano in zona di espansione economica, trainati dai servizi. Il tasso di disoccupazione scende al 6.1% (dal 6.2%) e l’inflazione continua a mandare segnali rassicuranti.

 

ASIA

In Cina, i PMI continuano ad indicare un'economia in espansione sia nel settore dei servizi che manifatturiero. Sorprende in positivo la crescita della produzione industriale che si è attestata a +5.9% contro attese ferme a +5.3%.

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24/03/2025

Commento mensile febbraio 2025

Popso (Suisse) Investment Fund SICAV

Macro e Asset Allocation

 

USA

 

Negli Usa a febbraio la disoccupazione è salita al 4.1% poco sopra le attese, con i nuovi posti di lavoro non agricoli (Nonfarm Payrolls) che sono stati 151k contro i 160k attesi e con un lieve calo della crescita dei salari a 0.3% mom dallo 0.5% del mese precedente. Molto basso invece era stato il dato dell'ADP Employment Change che segnalava solo 77k nuovi posti di lavoro contro attese a quasi il doppio. Gli indici ISM Manufacturing e Services hanno fatto segnare rispettivamente 50.3 e 53.5, il primo poco sotto e il secondo poco sopra alle attese. Desta un po' di preoccupazione in termini di crescita la discesa della Consumer Confidence, già evidenziata nella settimana precedente e confermata anche dall'indice rilevato dalla Conference Board per febbraio, che si è attestato a 98.3 contro attese a 102.5. Negativi, sebbene influenzati dalle condizioni meteo, anche i numeri di gennaio relativi all'immobiliare, con il calo rispetto al mese precedente dei permessi di costruzione (-0.6%), delle vendite di case nuove (-10.5%) e delle vendite di case esistenti già avviate (-5.2%). Molto positivi, per contro, gli ordini di beni durevoli a +3.1% mom.

 

EUROZONA e SVIZZERA

 

Nella Zona Euro il PMI Services di HCOB per febbraio ha fatto segnare 50.6 praticamente in linea con le attese. Le vendite al dettaglio di gennaio sono risultate in crescita del +1.5% yoy contro attese a +2.0%. Invece la crescita del Pil del quarto trimestre 2024 è stata rivista al rialzo con un dato finale per l'anno di +1.2% yoy. Il PMI Manufacturing preliminare di HCOB per febbraio ha fatto segnare 47.6 contro attese a 47.3. L'inflazione al consumo a febbraio si è attestata a +2.4% yoy e il Core a +2.6%, entrambe di poco sopra alle attese, che erano rispettivamente a +2.3% yoy e +2.5%. Anche in Svizzera il PMI Manufacturing ha superato le attese con un 49.6 contro 48.2.

In Svizzera il PMI Services rimane solido a 56.8 e l'inflazione di gennaio si è attestata a +0.3% yoy con il Core a +0.9%, entrambi sopra le attese, sebbene ancora a livelli molto bassi.

ASIA

In Cina, a febbraio, l’indice Caixin PMI Services ha fatto segnare 51.4, sopra le attese, l’indice PMI Manufacturing è uscito a 50.2 contro attese a 49.9, mentre il Non-Manufacturing a 50.4 in linea con le attese. L’ import (-8.4% yoy), l’export (+2.0% yoy) e inflazione (CPI -0.7% e PPI -2.2% yoy) sono risultati deboli e sotto le attese. La Banca Centrale (PBoC) ha lasciato invariati i tassi d'interesse. Sempre in Asia, contrastati i numeri di export di febbraio tra Taiwan a -3.0% yoy (attese a +2.7%) e Corea

del Sud a +16.0% yoy per i primi 20 gg del mese (dopo il -5.1% del mese precedente).

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24/02/2025

Commento mensile gennaio 2025

Popso (Suisse) Investment Fund SICAV

Macro e Asset Allocation

USA

Negli Usa l'inflazione si è "rifatta viva", con i dati di gennaio che sono risultati superiori alle attese, sia lato CPI (+3.0% yoy vs. +2.9% atteso e Core +3.3% vs. +3.1%), che PPI (+3.5% vs. +3.3% e Core +3.6% vs. +3.3%). Si conferma insomma il trend degli ultimi mesi intorno al 3% o anche un piccolo rialzo, anche se va detto che è abbastanza comune avere sorprese al rialzo nei primi mesi dell'anno sull'inflazione. Per il resto, le vendite al dettaglio di gennaio hanno fatto segnare -0.9% mom contro attese a -0.2%, quindi un dato molto negativo, ma con revisione al rialzo di dicembre e con effetti meteo e incendi da valutare. La produzione industriale risulta invece solida a +0.5% mom. Gli indici ISM Manufacturing e Services hanno mostrato un andamento convergente, con la crescita superiore alle attese del primo indice a 50.9 (e New Orders in crescita a 55.1) e la discesa del secondo a 52.8, sotto alle attese. Essendo la prima settimana del mese, abbiamo avuto i dati sul mercato del lavoro di gennaio con evidenza di creazione di nuovi posti di lavoro a 143k unità (Nonfarm Payrolls), quindi sotto le attese e tasso di disoccupazione al 4.0%, di poco sotto rispetto alle attese. Preoccupa un po' il rialzo dei salari orari a +4.1% yoy contro attese a +3.9.

EUROZONA e SVIZZERA

Nella Zona Euro la crescita del Pil del quarto trimestre è stata stimata a +0.9% yoy in linea con le attese. La produzione industriale di dicembre si è attestata a -1.1% mom contro attese a -0.6%, con il dato italiano che ha fatto molto "rumore", visto il netto calo di -3.1% mom. In Svizzera l'inflazione di gennaio ha fatto segnare +0.4% yoy in linea con le attese, mentre il Core ha battuto nettamente le attese a +0.9% yoy contro +0.6%. L’inidce PMI Services di gennaio si è attestato a 51.3, sostanzialmente stabile. L'inflazione dei prezzi alla produzione (PPI) di gennaio è stata di +0.4% mom, ma con crescita zero sull'anno precedente. Le vendite al dettaglio di gennaio hanno invece fatto segnare un +1.9% yoy. In Svizzera la disoccupazione si è attestata al 2.7%, in linea con le attese. 

ASIA

In Cina ha sorpreso al rialzo l'espansione del credito di gennaio con l'aggregate financing a 7.06 trn yuan contro attese a 6.5 trn yuan. Più contenuto delle attese invece la crescita dell'aggregato monetario M2 a +7.0% yoy contro attese a +7.3%.  L’indice Caixin Services PMI si è attestato a 51.0, in calo e sotto le attese (52.4). Il CPI yoy di gennaio ha fatto segnare +0.5%, mentre il PPI rimane negativo a -2.3% yoy.

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